Domenica 28 Aprile 2024

Ciclismo, alla Parigi-Tours è show di Gaviria con vista su Doha

Il colombiano si aggiudica l'ultima classica europea con uno sprint infinito e si candida all'iride del mondiale qatariota, iniziato proprio oggi con i successi di Etixx e Boels nelle cronosquadre

Settimo centro stagionale per Fernando Gaviria (22 anni), primo a Tours (Twitter)

Settimo centro stagionale per Fernando Gaviria (22 anni), primo a Tours (Twitter)

Tours (Francia), 9 ottobre 2016 - Imprevedibile, incorreggibile Parigi-Torus: l'ultima classica della stagione, che solitamente è anche una delle più divertenti e imprevedibili dell'intero calendario, ci ha regalato l'ennesimo finale a sorpresa della sua storia recente. In fondo ad un'edizione più sonnacchiosa del solito, infatti, banalizzata dalla decisione degli organizzatori di semplificare il percorso per rendere ancora più probabile la volata, con la speranza di assistere alle prove generali di quanto ci si aspetta dal mondiale di Doha della prossima settimana, ecco che a mettere tutti nel sacco è stato Fernando Gaviria.

A soli 22 anni, il colombiano della Etix-Quick Step è già campione del mondo in carica dell'Omnium, su pista, e su strada è tra i principali pretendenti all'iride che verrà assegnata in Qatar, essendo un grandissimo velocista. Oggi, però, gli altri velocisti Gaviria li ha beffati, annichiliti, per certi versi addirittura umiliati, allungando a 400 metri dall'arrivo e resistendo fin sulla linea del traguardo, con un'azione a metà strada tra la volata infinita e la stoccata del finisseur: alle sue spalle il francese Arnaud Démare, il belga Jonas Van Genechten ed il nostro Matteo Trentin vincitore della passata edizione, staccati di quel tanto che è bastato al portacolori della Etixx per aggiudicarsi la terza classica in stagione dopo il Gran Premio di Amburgo e la Primus Classic ed il settimo centro complessivo del 2016, tra cui anche una tappa alla Tirreno-Adriatico.Una giornata trionfale per la Etixx-Quick Step, a segno anche nella cronometro a squadre che a Doha ha tenuto a battesimo i campionati del mondo: il team belga si è imposto in uno scenario marziano quanto a terra rossa e totale mancanza di vita al di fuori dei corridori e degli addetti ai lavori - inesistente, infatti, il pubblico - schierando il sestetto composto da Bob Jungels, Yves Lampaert, Niki Terpstra, Julien Vermote, il tre volte campione del mondo della cronometro individuale Tony Martin e uno dei principali favoriti della prova in linea di domenica prossima, Marcel Kittel. La Etixx, che già aveva vinto il mondiale nelle prime due edizioni della cronosquadre - a Valkenburg 2012 e Firenze 2013 - ha preceduto di 12" la BMC reduce da altrettante vittorie nelle ultime due edizioni, confermando quindi quello che è un assoluto duopolio nella specialità. Terzi a 37" gli australiani della Orica-BikeExchange. In campo femminile successo per l'olandese Boels-Dolmans, dominatrice nell'arco dell'intera stagione, che ha preceduto di 48" le tedesche della Canyon-Sram e di 1'57" le svizzere della Cervélo-Bigla.Marco Gaviglio